Posso circolare con l’auto intestata al defunto?
È consentito utilizzare l’auto intestata ad un defunto per un tempo massimo di 30 giorni dalla data del decesso. L’utilizzo della macchina comporta un’accettazione tacita di eredità, con la conseguenza che non vi si potrà più rinunciare.
Ciò premesso, il veicolo rientra nell’eredità, ma non deve essere inserito nella dichiarazione di successione.
Qual è quindi la procedura da seguire nell’ipotesi di auto ricevuta in eredità?
Quando si eredita un’auto, è necessario anzitutto accettare l’eredità e comunicare al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e alla Motorizzazione Civile il cambio di intestatario della vettura.
Più nel dettaglio:
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- l’atto di accettazione dell’eredità deve essere autenticato alternativamente presso i punti ACI, la Motorizzazione Civile, gli Studi di Consulenza (Agenzie di pratiche auto) dotati del collegamento telematico con lo S.T.A. (Sportello Telematico dell’Automobilista), il Comune o un notaio, come previsto dall’art.7 della L.248/2006;
- entro 60 giorni dall’autenticazione, deve essere registrato al PRA per avere il Certificato di proprietà aggiornato;
- contestualmente deve essere fatta richiesta d’aggiornamento della Carta di circolazione alla Motorizzazione Civile.
Solo a seguito di questi adempimenti è possibile effettuare il passaggio di proprietà auto del defunto, per entrare effettivamente in possesso del veicolo. Completata la procedura ed entrato in possesso del mezzo, il nuovo proprietario dovrà occuparsi del pagamento del bollo e di stipulare un nuovo contratto di assicurazione.
Nota bene:
È possibile, da parte degli eredi, accettare l’eredità e contestualmente vendere, con un unico atto, intestando il veicolo ad uno solo degli eredi o a una terza persona.