Posso pagare il funerale con i soldi della persona defunta?
Le banche, eccezionalmente, consentono agli eredi della persona defunta di prelevare dal suo conto corrente, solo al fine di pagare le onoranze funebri, e solo se vi è consenso e accordo di tutti gli eredi.
Partiamo subito da un obbligo di legge: la Banca, appena ha notizia del decesso del proprio cliente, blocca il conto corrente: nessuno può eseguire operazioni di prelievo, neanche gli eredi, fintanto che non viene presentata all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione.
Come posso allora pagare le spese funebri se non ho, per esempio, soldi sufficienti?
I tempi di presentazione di una dichiarazione di successione – pur se elaborata celermente – non potranno mai coincidere con il funerale e con l’incombenza delle spese connesse. Le banche allora, eccezionalmente, consentono agli eredi della persona defunta di prelevare dal suo conto corrente, solo al fine di pagare le onoranze funebri, e solo se vi è consenso e accordo di tutti gli eredi.
Qual è quindi il procedimento da seguire?
Posto che ogni istituto può adottare una diversa politica in merito e quindi è preferibile informarsi prima presso la banca specifica, le banche o gli uffici postali richiedono, il più delle volte, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio: un’attestazione, autenticata in Comune, con cui i richiedenti dichiarano di essere gli eredi legittimi. Ottenuto tale documento, basterà recarsi presso l’istituto di riferimento.
Posso detrarre le spese funebri?
Le spese funebri (ai sensi del D.P.R. n. 917/86) sono detraibili fino ad un massimo del 19% calcolati su 1.550,00 euro per ogni decesso e da chiunque sostenute, indipendentemente dall’esistenza di un vincolo di parentela con la persona deceduta. In altre parole, la detrazione massima spettante sarà di 294,50 euro (ossia il 19% di 1.550,00), da dividere, eventualmente, tra tutti quelli che hanno sostenuto la spesa (annotazione che dovrà essere riportata in fattura). Sono detraibili esclusivamente le spese che implicano un rapporto immediato ed attuale con l’evento del decesso (non vi rientra, pertanto, l’acquisto del loculo prima della morte o la traslazione della salma). Vi rientrano invece, per esempio, la fattura dell’agenzia di pompe funebri (trasporto e sepoltura), le spese per il fiorista, per gli annunci funebri e necrologi, etc.